Piano di emergenza
Offriamo consulenza per la tua società analizzando i fattori di rischio presenti sul luogo di lavoro.
Obbligo di redazione piano di emergenza
L’adozione del piano di emergenza ed evacuazione è un obbligo sancito dalla legge per le seguenti tipologie di azienda:
- Attività produttive che occupano 10 o più dipendenti;
- Aziende in cui si svolgono attività soggette al controllo dei Vigili del fuoco (DPR 151/2011)
I contenuti del piano di emergenza sono stabiliti all’Allegato VIII del DM 10 marzo 1998 che afferma letteralmente che i fattori da tenere conto nella sua stesura sono:
- Le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo;
- Il sistema di rivelazione e di allarme incendio;
- Il numero delle persone presenti e la loro ubicazione;
- I lavoratori esposti a rischi particolari;
- Il numero di addetti all’attuazione ed al controllo del piano nonché all’assistenza per l’evacuazione (addetti alla gestione delle emergenze);
- Il livello di informazione e formazione fornito ai lavoratori.
- I doveri del personale di servizio incaricato di svolgere specifiche mansioni con riferimento alla sicurezza antincendio;
- I doveri del personale cui sono affidate particolari responsabilità in caso di incendio;
- I provvedimenti necessari per assicurare che tutto il personale sia informato sulle procedure da attuare;
- Le specifiche misure da porre in atto nei confronti dei lavoratori esposti a rischi particolari;
- Le specifiche misure per le aree ad elevato rischio di incendio;
- Le procedure per la chiamata dei vigili del fuoco, per informarli al loro arrivo e per fornire la necessaria assistenza durante l’intervento.
Bisogna indicare delle misure specifiche per l’evacuazione dei disabili, una planimetria dell’edificio, e l’esatto punto di raccolta all’esterno.
Prove di evacuazione
Nei luoghi di lavoro ove, ai sensi dell’art. 5 del D.M. 10/03/98, ricorre l’obbligo della redazione del piano di emergenza connesso con la valutazione dei rischi, i lavoratori devono partecipare ad esercitazioni antincendio, effettuate almeno una volta l’anno, per mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento.
La prova di evacuazione ha l’obiettivo di simulare una situazione di emergenza, durante la quale verrà effettuata l’evacuazione dell’edificio percorrendo le vie di fuga.
Lo scopo è la familiarizzazione con un’eventuale situazione di emergenza. E’ prevista una riunione iniziale con i lavoratori e con gli addetti alle emergenze per la pianificazione della prova di evacuazione; la simulazione della procedura di allarme; la riunione finale per resoconto simulazione.
Al termine della prova dovrà essere predisposto un verbale di avvenuta prova di evacuazione.
In caso di inadempimento, il datore di lavoro è punibile con arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da € 1.200 a € 5.200.
Planimetrie di emergenza ed evaquazione
Ai sensi del DM 10/03/98 nei luoghi di lavoro in cui vige l’obbligo di predisporre il piano di emergenza, oltre ad effettuare le prove di evacuazione, dovrà essere predisposta le planimetria di emergenza ed evacuazione.
La planimetria deve riportare:
- L’ubicazione degli allarmi e della centrale di controllo;
- Il tipo, numero ed ubicazione delle attrezzature ed impianti di estinzione;
- L’ubicazione dell’interruttore generale dell’alimentazione elettrica, delle valvole di intercettazione delle adduzioni idriche, del gas e di altri fluidi combustibili.
- Le caratteristiche distributive del luogo, con particolare riferimento alla destinazione delle varie aree, alle vie di esodo ed alla compartimentazione antincendio.