Il defibrillatore automatico esterno (DAE) è uno strumento salvavita essenziale, e la sua presenza in luoghi accessibili può fare la differenza in situazioni di emergenza. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione al posizionamento di questi dispositivi, soprattutto durante i mesi estivi, per evitare problemi di surriscaldamento e malfunzionamento.

Rischio di Surriscaldamento del defibrillatore DAE

Se un defibrillatore DAE viene posizionato in modo scorretto all’esterno, senza adeguate protezioni, il rischio di surriscaldamento è elevato. Temperature elevate possono compromettere la funzionalità del dispositivo, rendendolo inefficace proprio nel momento del bisogno.

Per questo motivo, è indispensabile che il DAE sia inserito in una teca progettata per uso esterno.

Le teche per defibrillatori DAE sono generalmente installate sulla facciata degli edifici, in modo che siano facilmente accessibili in caso di emergenza. Questi armadietti sono dotati di un sistema di climatizzazione integrato che consente di mantenere la temperatura interna entro limiti ottimali. Un ventilatore abbassa la temperatura quando è troppo alta, mentre un sistema di riscaldamento la aumenta quando è troppo bassa.

 

Raccomandazioni per Evitare il Surriscaldamento

Per garantire che il Defibrillatore DAE rimanga operativo e non si surriscaldi, è consigliato rimuoverlo dalla teca durante le ore più calde della giornata. È opportuno riposizionarlo nella teca durante le ore serali, quando le temperature iniziano a scendere. Questo semplice accorgimento può prevenire il malfunzionamento del dispositivo e assicurare che sia pronto all’uso in qualsiasi momento.

Posizionare correttamente il defibrillatore DAE all’esterno è cruciale per garantire la sua efficacia. Utilizzare teche adeguate e monitorare le condizioni ambientali durante i periodi di calore intenso sono passaggi fondamentali per evitare problemi di surriscaldamento e assicurare che il dispositivo sia sempre pronto a salvare vite.

 

IL DAE IN AZIENDA E’ OBBLIGATORIO?

Ad oggi il defibrillatore in azienda non è un obbligo, ma vogliamo ricordare quanto afferma l’articolo 4 del Decreto Ministeriale numero 388 del 15 luglio 2003 relativo al Regolamento sul pronto soccorso aziendale:

il datore di lavoro, in collaborazione con il Medico Competente, ove previsto, sulla base dei rischi specifici presenti nell’azienda o unità produttiva, individua e rende disponibili le attrezzature minime di equipaggiamento ed i dispositivi di protezione individuale per gli addetti al primo intervento interno ed al pronto soccorso. 

Le attrezzature e i dispositivi devono essere appropriati rispetto ai rischi specifici connessi all’attività lavorativa dell’azienda e devono essere mantenuti in condizioni di efficienza e di pronto impiego e custoditi in luogo idoneo e facilmente accessibile”.