Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) è un adempimento fondamentale per le aziende che producono, trasportano o trattano rifiuti speciali.

 

La data da segnare sul calendario per il 2025 è il 28 giugno, termine ultimo per la presentazione del MUD, salvo eventuali proroghe.

CHI DEVE PRESENTARE IL MUD?

Le regole per la presentazione del MUD 2025 seguono quelle previste per il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti).

 

In particolare, l’obbligo riguarda:
  • Imprese che generano rifiuti speciali pericolosi;
  • Imprese che trasportano o trattano rifiuti;
  • Imprese che effettuano operazioni di recupero o riciclo di rifiuti speciali.

CHI E’ ESONERATO DALLA PRESENTAZIONE DEL MUD 2025?

Sono escluse dall’obbligo le aziende che:
  • Producono rifiuti speciali non pericolosi;
  • Hanno meno di 10 dipendenti;
  • Non sono coinvolte in operazioni di trattamento o smaltimento.

COME PRESENTARE IL MUD 2025?

Il MUD 2025 deve essere inviato esclusivamente in via telematica alla Camera di Commercio di competenza attraverso il portale ufficiale predisposto dal sistema camerale.
  1. Raccolta dei dati: raccogliere tutte le informazioni sui rifiuti prodotti, quelli trasportati, smaltiti o recuperati. Puoi reperire questi dati dai formulari (quarta copia) e dal registro di carico e scarico. Le informazioni da raccogliere includono il tipo di rifiuto, la quantità effettiva (cioè quella riscontrata dal destinatario del rifiuto) e la modalità di gestione (ad esempio, se il rifiuto è stato riciclato, smaltito o trasportato). Assicurati di avere tutte le informazioni aggiornate e complete per evitare errori nella dichiarazione.
  2. Compilazione del modello: una volta che hai raccolto tutti i dati, dovrai compilare il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) utilizzando uno dei software ufficiali messi a disposizione dalla Camera di Commercio.
  3. Trasmissione telematica: dopo aver compilato il MUD 2025, dovrai inviarlo esclusivamente online tramite il portale delle Camere di Commercio. La trasmissione deve essere effettuata in formato elettronico, non sono ammesse altre modalità, come l’invio cartaceo.

SANZIONI PER IL RITARDO O L’OMISSIONE

Le aziende che non rispettano il termine del 28 giugno 2025 possono inviare il MUD entro 60 giorni, pagando una sanzione compresa tra 26 e 160 euro.

 

Se la dichiarazione viene presentata oltre i 60 giorni dalla scadenza, omessa, incompleta o inesatta, la sanzione amministrativa varia da 2.000 a 10.000 euro.

CHI EFFETTUA I CONTROLLI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI E SULL’INVIO DEL MUD 2025?

La corretta gestione dei rifiuti e l’invio puntuale del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) sono soggetti a diversi controlli da parte delle autorità competenti.

 

Ecco chi se ne occupa:
  1. Camere di Commercio
    Le Camere di Commercio sono responsabili della raccolta delle dichiarazioni MUD e della verifica della corretta compilazione. Effettuano controlli incrociati per accertarsi che i dati siano completi e conformi alle normative. In caso di errori o incongruenze, possono richiedere correzioni o chiarimenti.
  2. ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale)
    A livello regionale, l’ARPA svolge attività di monitoraggio e controllo sulla gestione dei rifiuti. Può eseguire ispezioni presso le aziende per garantire che vengano rispettate tutte le normative ambientali in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti.
  3. Guardia di Finanza e Autorità Giudiziaria
    In caso di violazioni gravi, come il traffico illecito di rifiuti o lo smaltimento non conforme, la Guardia di Finanza interviene per condurre indagini e accertamenti. L’Autorità Giudiziaria può avviare procedimenti legali in caso di reati ambientali.
  4. Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MATTM)
    A livello nazionale, il Ministero dell’Ambiente ha il compito di supervisionare l’applicazione delle normative ambientali, incluse quelle relative alla gestione dei rifiuti e alla presentazione del MUD. Collabora con le autorità locali per garantire il rispetto delle leggi.
  5. Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
    Nel caso di rifiuti pericolosi o che attraversano confini internazionali (transfrontalieri), l’Agenzia delle Dogane può essere coinvolta nel controllo delle operazioni di gestione e smaltimento.

 

La corretta gestione dei rifiuti e l’invio del MUD sono quindi monitorati a più livelli per garantire il rispetto delle normative ambientali.

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Gli aggiornamenti sono frequenti e a volte è difficile restare al passo.

 

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