Come proteggersi dai campi elettromagnetici
Fortunatamente, esistono strumenti specifici che ci permettono di misurare e controllare l’intensità di queste radiazioni.
In questo articolo, esploreremo i tre principali strumenti utilizzati per valutare l’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM) e forniremo consigli utili per proteggere la tua salute.
I 3 strumenti essenziali per misurare i campi elettromagnetici
Misuratore di Campo Elettromagnetico (EMF Meter)
Il misuratore EMF è lo strumento più diffuso per misurare i campi elettromagnetici. È un dispositivo portatile, facile da usare e in grado di rilevare sia i campi a bassa frequenza (ELF), generati da elettrodomestici e linee elettriche, sia quelli ad alta frequenza (RF), emessi da dispositivi wireless come smartphone e router Wi-Fi.
Misuratori a banda larga vs. a banda stretta: La scelta del misuratore dipende dalle tue esigenze. I modelli a banda larga offrono una panoramica generale dell’esposizione, mentre quelli a banda stretta consentono di identificare fonti specifiche.
Come utilizzarlo: Basta accendere il misuratore e avvicinarlo alla sorgente sospetta. Il display mostrerà il livello di radiazione in unità di misura come milligauss (mG) o microtesla (µT).
Analizzatore di Spettro: lo strumento professionale
L’analizzatore di spettro è uno strumento più sofisticato, utilizzato principalmente da tecnici e professionisti del settore. Questo dispositivo è in grado di visualizzare in modo dettagliato lo spettro delle frequenze presenti in un ambiente, identificando con precisione le sorgenti di emissione.
A cosa serve: L’analizzatore di spettro è ideale per effettuare misurazioni precise e approfondite, come ad esempio per valutare l’impatto di un’antenna radio o di una rete Wi-Fi.
Caratteristiche principali: Riconoscimento delle frequenze specifiche, misurazione dell’intensità dei segnali, visualizzazione grafica dei risultati.
Applicazioni per smartphone
Esistono numerose app per smartphone in grado di misurare i campi elettromagnetici. Sebbene la loro precisione possa variare rispetto a strumenti professionali, queste app offrono una soluzione rapida e conveniente per effettuare misurazioni preliminari.
Perché misurare i campi elettromagnetici?
Misurare i campi elettromagnetici è importante per:
- Identificare le fonti di emissione: Sapere da dove provengono le radiazioni ti permette di adottare misure correttive.
- Valutare il rischio: Confrontando i valori misurati con i limiti di esposizione stabiliti dalle normative, puoi valutare se l’ambiente in cui vivi o lavori è sicuro.
- Proteggere la salute: Riducendo l’esposizione ai campi elettromagnetici, puoi contribuire a minimizzare i potenziali rischi per la salute, anche se gli studi scientifici in merito sono ancora in corso.
Come ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici
Una volta identificate le fonti di emissione, puoi adottare diverse strategie per ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici:
- Aumentare la distanza: L’intensità dei campi elettromagnetici diminuisce rapidamente all’aumentare della distanza dalla sorgente.
- Limitare l’utilizzo di dispositivi wireless: Riduci al minimo l’uso di smartphone, tablet e altri dispositivi wireless quando non sono necessari.
- Spegnere i dispositivi quando non li usi: Gli elettrodomestici e i dispositivi elettronici emettono radiazioni anche quando sono in standby.
- Utilizzare cavi: Preferisci le connessioni cablate (es. Ethernet) alle connessioni wireless.
- Scegliere materiali naturali: I materiali naturali come il legno e il cotone schermano in modo più efficace le radiazioni elettromagnetiche rispetto ai materiali sintetici.
Hai domande sui campi elettromagnetici? Vuoi approfondire questo tema? Contattaci!
Il nostro team di esperti è a tua disposizione per fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Seguici sui social per rimanere aggiornato sulle ultime novità nel settore della sicurezza e della salute.